13/12/2024

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Nel mondo del branding, le tendenze vanno e vengono, ma una delle evoluzioni più affascinanti che stiamo vivendo oggi è quella legata al branding umano e giocoso. È un ritorno alla genuinità, ma con un pizzico di leggerezza e di giocosità che rendono il brand non solo riconoscibile, ma umano, approcciabile e affettuoso. L’era digitale ha spinto le aziende a cercare modi per creare connessioni emotive reali con il pubblico, e nulla fa appello alle emozioni come un brand che si fa sentire vicino e giocoso.
In un mondo saturo di contenuti e informazioni, dove le persone sono bombardate continuamente da messaggi pubblicitari impersonali, il branding che riesce a trasmettere un senso di calore e umanità ha il potere di emergere. E la chiave per raggiungere questa connessione emotiva è la giocosità. Oggi, è sempre più comune vedere marchi che usano elementi visivi giocosi, caratteri simpatici, e personaggi che parlano direttamente al pubblico, creando un’atmosfera di leggerezza e affetto che invita alla fiducia e all’interazione.

Perché il branding giocoso funziona
Le nuove generazioni, cresciute nell’era dei social media, sono particolarmente sensibili a un approccio di branding che si distacca dal formalismo e dalla rigidità. Vogliono sentire che dietro un brand c’è una persona, una storia autentica e una voce amichevole. In questo contesto, il branding giocoso e “carino” non è solo una tendenza estetica, ma un vero e proprio strumento di connessione emotiva.
I brand che adottano un tono di voce e un’estetica più informale, come nel caso di Coca-Cola, Monzo (la banca che usa emoji nel suo branding), o Innocent Drinks, sono riusciti a costruire un legame autentico con i consumatori, spingendo l’attenzione sulle emozioni piuttosto che sui prodotti. Questi marchi non vendono solo oggetti, vendono un’esperienza. E quale modo migliore di comunicare un’esperienza se non con un personaggio sorridente, o una grafica che sembra invitante e affettuosa?

Giocoso, ma non infantile: l’equilibrio
Quando si parla di branding giocoso, non si sta parlando di scelte stilistiche che risultano infantili o poco mature. Il segreto sta nell’equilibrio. Un brand può essere leggero e amichevole senza risultare mai banale o eccessivamente infantile. È proprio questo il punto di forza: la capacità di mescolare un’estetica accattivante con una strategia di branding che parli alla parte più emotiva del consumatore, senza perdere mai il suo valore e la sua credibilità.
Prendiamo ad esempio il rebranding di Mailchimp, che ha introdotto elementi giocosi e personaggi umani nel suo logo e nel suo sito web. Questo approccio ha reso Mailchimp più approcciabile e meno formale, distaccandosi dal concetto di una piattaforma per email marketing che risultava troppo tecnica e complessa. Con l’introduzione di un tonalità giocosa e personaggi simpatici, Mailchimp ha abbattuto le barriere dell’industria tech, rendendo il suo brand più umano.

I settori che abbracciano il branding giocoso
I settori che più di tutti stanno abbracciando questa tendenza sono quelli che puntano a costruire relazioni dirette e fiduciose con i consumatori, come il food & beverage, i servizi bancari digitali, il benessere e l’intrattenimento. E non è un caso se anche nel mondo delle app di social media e dei giochi, le grafiche più “giocose” abbiano la meglio. Duolingo, con il suo logo di un simpatico gufo e la tonalità amichevole, è un ottimo esempio di un brand che rende l’apprendimento delle lingue un gioco.
Le persone oggi cercano esperienze che parlino al loro lato umano, che siano accessibili e che creino un legame personale con il brand. E non c’è niente di più personale di un sorriso simpatico, una linea morbida o un colore caldo che ricorda il senso di comfort e appartenenza.

La differenza che fa un brand giocoso
In un contesto saturato da aziende che cercano di vendere la stessa cosa, il branding giocoso rappresenta una via per emergere, divertire e connettere in modo autentico. Ma attenzione, non basta essere “carini” per avere successo. Il branding giocoso deve essere strategico, deve essere integrato in ogni punto di contatto con il consumatore e, soprattutto, deve essere vero. La giocosa leggerezza non deve mai diventare superficiale, ma deve rispecchiare l’essenza del brand, e comunicare i suoi valori in modo chiaro e trasparente.

Nel branding, l’approccio umano e giocoso non è una moda momentanea. È una strategia potente che aiuta i brand a costruire connessioni autentiche con il loro pubblico. Un logo non è più solo una firma stilistica, ma un modo per parlare alle emozioni e per essere percepiti come amici piuttosto che come entità fredde e lontane. Le aziende che sapranno integrare questo tipo di branding nelle loro strategie di comunicazione saranno quelle che riusciranno a costruire legami più forti e sostenibili nel tempo.